Che abbia matrice più psicologica, più filosofica, più antropologica o più biologica,Per approccio transgenerazionale intende la volontà di considerare il progetto di vita di un individuo come frutto dei compiti di compensazione del destino familiare che egli ha ricevuto fin dal momento del suo concepimento. Il concetto di progetto di vita, definito da alcuni autori “progetto senso” è un tema centrale dell’approccio transgenerazionale.
L’influsso degli avi sul nostro progetto di vita è evidente. Un figlio non viene concepito, atteso e generato solo per se stesso, ma per obbedire a sogni e desideri il più delle volte inespressi o irrealizzati del clan familiare. Sul figlio i genitori proiettano sogni e aspettative talvolta inconsce.
Il mancato adempimento delle missioni di compensazione assegnate dal clan familiare crea un conflitto interiore che spinge l’individuo a manifestare una sorta di auto boicottaggio che gli può provocare danni ingenti.
L’impossibilità di godere i frutti del proprio benessere economico o la difficoltà a realizzare un benessere economico, una bocciatura a un concorso importante, una rinuncia agli studi, problemi di inserimento nel mondo del lavoro, “fatalità” che fanno effettuare investimenti sbagliati, portano a fallimenti economici, fanno sposare il partner che non si ama o creano difficoltà ai tentativi di formare una famiglia e di generare dei figli, possono essere visti come tanti esempi di auto boicottaggio.
In generale si potrebbe dire che i torti subiti da un avo possono divenire nel discendente missioni riparatrici, i fallimenti possono trasformarsi nell’incapacità di creare relazioni e condizioni proficue, i traumi in depressioni, le sofferenze in carenza di fiducia nelle proprie possibilità e in quelle della vita, lo stress accumulato di generazione in generazione può materializzarsi nelle malattia fisica.
Particolarmente pericolosi possono essere gli effetti che riguardano eventi traumatici rimasti segreti, dei quali non si è mai osato parlare in famiglia: tradimenti segreti, figli concepiti al di fuori del matrimonio o figli rinnegati, delitti, condanne segrete, filiazioni segrete.
La costellazione consente di prendere consapevolezza della programmazione inconscia trasmessa dagli avi e di deprogrammare, compensando le missioni riparatrici avute in eredità non più con l’auto boicottaggio, bensì con la realizzazione piena del proprio progetto di vita più autentico.
Le vicende occorse agli avi sono registrate nella memoria del clan familiare in modi simbolici. Questi simboli sono energie, vincoli emotivi che, in un certo senso, “programmano” il progetto di vita dei discendenti. In altre parole, gli eventi del passato vengono recepiti in senso simbolico come forze ricorrenti capaci persino di potenziarsi passando di generazione in generazione.
Durante lo svolgersi della costellazione impersonando gli avi ne evocano le emozioni così come esse sono state registrate nella memoria del clan familiare e tramandate.
Come la psicogenealogia e il conselling transgenerazionale hanno radici che si intrecciano allo sciamanismo e ai culti animisti, così la conduzione delle costellazioni familiari affonda nel regno della meditazione; gli operatori che propongono le costellazioni familiari hanno generalmente dimestichezza con le pratiche meditative. Un abile conduttore osserva i gesti dei partecipanti che impersonano gli avi e ne ascolta le frasi con attenzione neutrale, pronto a enfatizzare quei gesti e quelle frasi destinate a nobilitare le emozioni in gioco.
La differenza tra l’avere un “passato che pesa” ed avere un “passato che sostiene” si può anche misurare in termini di ansia. Il “passato che pesa” o il “passato che non c’è”, il non detto, il trascurato, il passato rimosso, ci fanno sentire “staccati dal ramo”, in balia del vento. Il “passato che sostiene” ci consente l’intera percezione dell’albero da cui proveniamo, ci fa sentire un senso di continuità con le radici, ci ancora alla terra, nobilitando la nostra esperienza.
La fede è un dono con il quale si nasce. Bisogna comprendere l’importanza della fede e coltivarla. Se hai fede non ci sono obiettivi irraggiungibili.
Selene Calloni Williams
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